BEAUTY THERAPY, COME STARE BENE CON IL TRUCCO
«Compito del medico è togliere il tumore dal corpo e dalla mente del paziente per aiutarlo a non abbandonarsi alla malattia. Ciò si può fare anche migliorando il proprio aspetto…. non è solo un piacere ma anche un valore terapeutico» Umberto Veronesi

Inizia così la mia avventura romana. Con Ginevra, Cristina e me chiamate neppure a dirlo da Rai 3 per rappresentare il progetto In&Out realizzato da A.N.D.O.S Comitato di Milano per supportare e sostenere le donne in chemioterapia e trasmettere loro un messaggio di speranza, perché, come ricorda Cristina nel suo libro Fuori di Tetta: “Il cancro non è affatto divertente, ma una cosa è certa: chi ha un tumore, ha un disperato bisogno di ridere e se non si PUO’ ridere per un cancro di certo si DEVE ridere con il cancro!
RIGUARDA LA PUNTATA SPECIALE AIRC TUTTA SALUTE
E’ un magistrale Leo Gullotta a fare gli onori di casa e dare inizio a una puntata speciale che ha permesso di mettere in luce tutto l’impegno e l’ingegno dei ricercatori nel rendere sempre più questa malattia “un male curabile”. Poi ci siamo noi volontarie, che oltre al nostro lavoro supportiamo le pazienti nel loro percorso di guarigione in modo da fornire un valido supporto materiale e morale, condividendo strategie utili a sopperire la caduta dei capelli, il diradarsi di ciglia e sopracciglia, il pallore del viso, l’affiorare di occhiaie, la convivenza con cicatrici sul corpo e la costante oscillazione del peso per effetto della terapia.
Fortunatamente sono solo effetti collaterali temporanei, che scompaiano gradualmente alla fine del trattamento….. ma come e quanto incidono sulla percezione di sé?
Sono molti gli studi scientifici che confermano quanto l’aspetto psicologico possa influire sul recupero dalla malattia e potenziare l’efficacia dei trattamenti. Per questo sostengo La forza e il Sorriso e L’A.N.D.O.S nei loro progetti finalizzati a migliorare il proprio benessere e alleviare gli effetti collaterali della terapia.
Vediamo quindi come intervenire a livello di pelle per gestire i cambiamenti più frequenti quali: eccessiva secchezza, rossore, desquamazione, irritabilità, colorito spento o giallognolo.
La 3 parole d’ordine in questa fase sono IDRATAZIONE, ATTENZIONE E PROTEZIONE
IDRATAZIONE
Come primo passo è preferibile sostituire la crema abituale con un prodotto idratante per pelli sensibili, possibilmente privo di profumi, parabeni, siliconi e formulazioni anti-età. La pelle infatti durante la terapia non va stimolata, poiché il sistema immunitario è indebolito e tutto l’organismo vive una condizione di forte stress.
L’ideale in questo momento è investire in cosmetici dedicati alle pelli fragili e sensibili, prodotti confortevoli e cremosi e delicati, che proteggono la pelle dagli sbalzi termici e irritazioni.
ATTENZIONE
Per la detersione sono più indicati latti detergenti con formulazione oleosa che fanno poca schiuma e non risultano aggressivi per la pelle. Sono sconsigliati invece i saponi, i prodotti esfolianti (anche quelli a base di acidi della frutta, acido glicolico e salicilico) le maschera all’argilla e tutto ciò che toglie benessere e comfort alla pelle.
Per confortare la pelle durante i miei laboratori consiglio sempre l’uso regolare di maschere idratanti e acque termali, magari da riapplicare più volte sopra il trucco durante l’arco della giornata. E per gli occhi?
Sono più indicate le creme contorno occhi, possibilmente idratanti e drenanti da applicare con una piccola digitopressione per riattivare la microcircolazione sanguigna e linfatica. Tutte le formulazioni cremose, in gel o in creme-gel vanno benissimo, attenzione però alcuni chemioterapici possono essere foto-sensibilizzanti o addirittura foto-tossici.
PROTEZIONE
In questi casi la protezione nei confronti dei raggi solari deve essere particolarmente efficace (Sun block ,Spf 50 o Spf 30), eventualmente avvalendosi di vestiario coprente e occhiali da sole e cappello con visiera. Per lo stesso motivo è meglio evitare di sottoporsi a lettini o lampade abbronzanti.
Ricapitolando Sì a:
- prodotti idratanti privi di parabeni, siliconi e profumazione.
- Detergenti delicati, saponi non saponi, olii struccanti e latti detergenti delicati.
- Contorno occhi idratanti e drenanti.
- Alle protezioni solari alte.
E PER IL TRUCCO?
SONO 5 LE FASI DA SEGUIRE
1. Coprire le imperfezioni
Per alleggerire il make-up e regalare un aspetto naturale mi piace iniziare a truccare applicando per prima cosa un correttore illuminante e idratante fluido, che corregga le imperfezioni senza accentuare le rughe. I colori che impiego sono: il chiaro per i punti luce, il giallo-salmone per correggere l’occhiaia viola/blu. Se invece il problema sono le borse causate dal ristagno di liquidi, è importante scurire la parte sporgente con un correttore scuro e schiarire l’incavo con uno chiaro.
È necessario quindi sceglierne più di uno.
2. Uniformare il colore
Per dare uniformità alla pelle e renderla naturalmente luminosa e vellutata, occorre scegliere con attenzione il fondotinta. Il fondotinta più idoneo è quello idratante, meglio se con una percentuale oleosa all’interno. L’ideale sarebbe trovarne uno senza parabeni e siliconi come i fondotinta minerali che però, in generale, tendono a seccare la pelle. Attenzione poi all’utilizzo di BB cream o CC cream: vanno benissimo ma bisogna ricordare che contengono già fattori di protezione alti, quindi meglio non sovrapporli a creme che già li contengano.
Se poi si applica con le mani bisogna sempre ricordarsi di lavarle prima per evitare di contaminare i prodotti con batteri. Per lo stesso motivo sono consigliabili le spugnette usa e getta. Io ne ho sempre una scorta!
3. Opacizzare
Sono una profonda sostenitrice della cipria che serve non solo a fissare il fondotinta ma anche a rendere il trucco più omogeneo e uniforme. Il segreto è applicarla con il pennello grosso della “terra”, rimuovendo la polvere in eccesso scuotendolo nell’aria. Per i ritocchi è preferibile usare cipria compatta o delle salviette opacizzanti da portare sempre con se.
4. Illuminare
Con il colore si ottengono molteplici risultati, ecco perché basta un po’ di fard (o blush) per ottenere un aspetto vivace e sano come con nessun altro cosmetico. Il prodotto va applicato facendo un “bel sorriso”, in modo che egli zigomi si evidenzino.
5. Intensificare lo sguardo
Durante i miei laboratori quello che emerge è che molte pazienti non amano usare il mascara. I trattamenti chemioterapici possono, in alcuni casi, provocare un diradamento più o meno marcato delle ciglia e sopracciglia, per questo può essere utile non sollecitare la parte con sfregamenti e prodotti demàquillante aggressivi.
Il trucco in questo caso consiste nell’ingrandire lo sguardo con una matita intensa all’attaccatura delle ciglia, prestando attenzione a non demarcare eccessivamente la rima palpebrale inferiore per non accorciare il viso e a renderlo più rotondo.
Per impreziosire lo sguardo è importante rimarcare la linea naturale dell’arcata sopraccigliare con brevi tratti leggeri di pennello e matita, scegliendo una tonalità che si avvicini a quella dei capelli. Con la pratica, disegnare le sopracciglia risulterà semplice ed divertente. Ma se la precisione non è mai stato il tuo forte esiste il tatuaggio semi-permanente, a base di pigmenti bio-riassorbibili, che hanno un effetto variabile da un minimo di 8 mesi a un massimo di tre anni. Molto meno invasivo rispetto al tatuaggio corpo, serve a ridefinire l’arcata sopraccigliare e l’occhio. Si deve fare prima di iniziare il trattamento chemioterapico o, se il medico dà il via libera, si può realizzare fra il primo e il secondo ciclo perché la chemio tende a indebolire il sistema immunitario. Si possono tatuare le sopracciglia con un “effetto peletto”, invisibile, che serve a rinfoltire l’arcata sopraccigliare.
Quando le sopracciglia ricresceranno si avrà un effetto definito ma naturale.
Infine anche le labbra durante la terapia sono secche e disidratate e spesso i rossetti contengono lacche che aiutano a stabilizzare il colore sulle labbra ma che non favoriscono l’idratazione. Meglio quindi puntare su lucida labbra e gloss che contengano oli e formulazioni il più possibile naturali.
Fantastico e intramontabile Eight Hours di Elizabeth Arden
Spero che quest’articolo possa aiutare e confortare tutte le persone straordinarie che stanno affrontando con grande coraggio e determinazione questa nefasta malattia.
Un grazie speciale alle amiche e colleghe di A.D.O.S Comitato Milano, alla mie splendide compagne di viaggio Ginevra e Cristina Ferroni, a tutta la meravigliosa équipe di Rai 3, Maria Cristina Parisi, Silvia D’ortenzi, Alessandra di Pietro, i colleghi dell’ AIRC, i cameramen, i parrucchieri e il grande Leo Gullotta.
Vi porto tutti nel cuore.